Un’imponente minaccia alla sicurezza informatica è emersa con la scoperta della “madre di tutte le violazioni” (MOAB) da parte di esperti di cybernews. Questa fuga di dati, monumentale nella sua portata, contiene oltre 26 miliardi di record e occupa uno spazio di 12 TB, raccogliendo con attenzione dati provenienti da migliaia di precedenti violazioni, combinandoli in un unico vasto deposito.
Siamo di fronte alla madre di tutte le violazioni.
La peculiarità di questa violazione informatica non risiede solo nella sua dimensione senza precedenti, ma anche nella diversità delle informazioni compromesse e nella sicurezza in generale dei documenti e informazioni. I dati non si limitano alle credenziali standard, ma includono anche informazioni estremamente sensibili provenienti da numerosi database privati. Questa diversità rende estremamente difficile identificare i proprietari dei dati, aumentando il pericolo associato a questa MOAB.
Tra i dati compromessi, spiccano 1,4 miliardi di record provenienti dagli utenti del messenger cinese Tencent QQ, oltre a centinaia di milioni di record appartenenti a piattaforme come Weibo, MySpace, LinkedIn, Deezer, AdultFriendFinder, Adobe, Canva, VK, Daily Motion, Dropbox, Telegram e molte altre. Ancora più inquietante è il fatto che la violazione ha coinvolto registri di diverse organizzazioni governative in vari paesi, tra cui Stati Uniti, Brasile, Germania, Filippine e Turchia.
Le potenziali conseguenze per gli utenti derivanti da violazioni della sicurezza informatica sono particolarmente preoccupanti. In un contesto dove i dati personali e le informazioni sensibili sono continuamente esposti a rischi, molte persone tendono a utilizzare le stesse password su diversi account. Questa pratica, purtroppo comune, apre la porta a potenziali attacchi su vasta scala, rendendo gli utenti vulnerabili a varie forme di cybercriminalità. Inoltre, coloro i cui dati sono stati compromessi da questa massiccia violazione – conosciuta come MOAB – potrebbero diventare bersaglio di attacchi mirati, come il phishing e lo spam, che possono avere conseguenze dannose sia a livello personale che professionale.
In mezzo a questa crisi di sicurezza digitale, che mette in luce la gravità delle violazioni della sicurezza informatica, emerge con forza la necessità di soluzioni innovative e robuste. In questo scenario, Certiblok si posiziona come una risposta efficace ai pericoli crescenti. Questa piattaforma di gestione documentale, basata sulla tecnologia blockchain, offre un rifugio sicuro per i documenti più critici. Ogni documento archiviato su Certiblok è protetto da virus e attacchi ai server, sfruttando la sicurezza intrinseca della blockchain per garantire la massima sicurezza e integrità dei dati. In un panorama sempre più minacciato da violazioni di dati su vasta scala, piattaforme come Certiblok si presentano come baluardi affidabili della sicurezza digitale, offrendo soluzioni all’avanguardia per contrastare le sfide poste dalle crescenti minacce nel campo della sicurezza informatica.
Fonte: CyberNews.com
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